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SCUOLA DELL’INFANZIA “COLLODI”
GASSINO TORINESE
PROVINCIA DI TORINO
PUBBLICITA’ E FIABA
“UN LIBRO PER COMUNICARE”
di Grandi Giuliana
INTRODUZIONE
Il progetto di scuola dell’anno scolastico 2006/07 ha avuto come tematica la
narrazione.
Partendo dal concetto che la pubblicità è una fiaba moderna ho provato ad
estrarre dal libro“Momo” di Michael Ende un percorso che mi permettesse di
lavorare nel campo della comunicazione di massa con un gruppo di bambini
dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia.
Dalla lettura del libro ho trovato due concetti interessanti su cui lavorare nella
media education:
1. schema della comunicazione: emittente- ricevente- messaggio che è
rappresentata dalla piccola “Momo” che ha la capacità di ascoltare;
2. la comunicazione di massa rappresentata dalla persuasione che “gli
uomini grigi” applicano nei confronti degli abitanti della città per
convincerli a dargli tutto il loro tempo da mettere in una “banca” .
TEMPI , MODI E SPAZI:
un incontro settimanale, per tutto l’anno scolastico.
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO: 12 bambini dell’ultimo anno di scuola
dell’infanzia.
PRIMA PARTE
LA COMUNICAZIONE
OBIETTIVI
conoscenza dello schema della comunicazione secondo il
linguista russo Jackobson: emittente- ricevente- messaggio,
conoscenza delle funzioni della comunicazione: informativa,
persuasiva, estetica.
PERCORSO
Lettura della fiaba “Momo” dello scrittore Michael Ende.
Ogni martedì ho letto un capitolo del libro e successivamente ho
proposto l’attività ai bambini.
Per quanto riguarda questa prima parte centrata sulla
comunicazione ho proposto dei giochi e delle piccole attività teatrali

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sullo schema della comunicazione che comprendessero diverse
modalità comunicative, verbali e non verbali.
L’anfiteatro di “Momo” diventa il luogo per i nostri incontri
pomeridiani, per ascoltare, discutere, inventare nuovi giochi e per
produrre messaggi.
ATTIVITA’
uno parla e l’altro ascolta;
usare i gesti per mandare un messaggio;
mandare un messaggio utilizzando le funzioni della
comunicazione;
costruire uno spazio che assomigli all’anfiteatro di “Momo”
che sarà il luogo dove si svolgeranno i giochi sulla
comunicazione;
attività grafico- pittorica sull’esperienza.
METODOLOGIA cooperative learning e il teatro.
SECONDA PARTE
LA MEDIA EDUCATION
LA PUBBLICITA’ AD IMMAGINI FISSE
OBIETTIVI
lettura e decodifica di messaggi pubblicitari;
produzione di messaggi pubblicitari.
PERCORSO
un altro punto forte del libro è stata la funzione persuasiva
della comunicazione.
Lo spunto è stato dato dalla lettura della parte del libro, dove
“gli uomini grigi” convincono gli uomini della città a
“depositare” il loro tempo libero in una “Banca del Tempo”,
lasciandogli solo il tempo di lavorare con frenesia per
accumulare più tempo e più beni di consumo.
E’ bastata una semplice domanda posta ai bambini “nella
realtà chi è che ci vuole convincere ad avere più cose
per essere felici?” la risposta è stata” la Pubblicità”. A
quel punto i bambini si sono lasciati andare ad una
discussione sulle loro esperienze negative circa l’acquisto di
un giocattolo pubblicizzato, dicendo che la pubblicità lo
faceva vedere in un modo ma la realtà era un’altra.
ATTIVITA’
Domande sulla pubblicità: che cos’è, a cosa serve, dove la troviamo;
Lettura di pubblicità sui giocattoli (una per femmine e una per maschi)
utilizzando la scheda di lettura sulla pubblicità;

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Divisione dei bambini in due gruppi e consegna delle pubblicità da
analizzare attraverso le domande della scheda: cosa vedi;cosa vedi,
perché; qual è la figura, qual è lo sfondo; quale ambiente;quali
funzioni; quali comportamenti ci sollecita, da chi è prodotta;a chi
è rivolta.
I due gruppi hanno poi relazionato le risposte inerenti alla loro pubblicità
attraverso il gioco del quiz, assegnando un punteggio all’analisi
dell’immagine più completa.
Analisi dello slogan: che cos’è uno slogan e come è fatto;
Giochi con parole in rima.
GIOCO DELLE AGENZIE PUBBLICITARIE:
o I bambini divisi in due sottogruppi sono stati incaricati di produrre
due manifesti pubblicitari che avevano come soggetto “l’amore e
l’amicizia”.
Come prima parte hanno prodotto un bozzetto a matita su come
volevano realizzare il loro lavoro.
.In questa fase il mio intervento è stato quello di far capire ai bambini
che per quanto riguarda la pubblicità bisogna pensare che tutti gli
elementi che la compongono devono “stare bene insieme” e tutti
devono confluire in un unico messaggio, che è quello che si vuole
mandare alle persone interessate;
o Ricercare da immagini pubblicitarie le figure per il loro manifesto;
o Ritagliare le immagini ed incollarle su uno sfondo colorato in modo
che i colori dell’immagine fossero compatibili con quelle dello
sfondo;
o Incollare le immagini sullo sfondo e scrivere lo slogan con colori e
dimensioni da attirare l’attenzione di chi lo legge.
METODOLOGIA
cooperative learning
TERZA PARTE
PUBBLICITA’ SUL TEMPO
OBIETTIVI
lettura e decodifica di messaggi pubblicitari;
produzione di messaggi pubblicitari.
PERCORSO
La storia di “Momo” fornisce ancora delle indicazioni sul
tempo, utilizzando lo strumento di misurazione che è
l’orologio. Nella storia, Momo incontra Mastro Hora che è il
custode del tempo degli uomini e quindi nemico degli uomini
grigi. Momo entra in contatto con gli orologi della casa di
Mastro Hora e delle “orefiori” che sono il simbolo del tempo
che sta dentro di noi, nel nostro cuore. I bambini si sono

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dimostrati interessati al concetto di tempo presente, passato
e futuro. Ho proposto loro di fare una pubblicità sul tempo
utilizzando immagini pubblicitarie di orologi.
Ogni bambino ha realizzato una pubblicità personale,
mettendo insieme figura/sfondo/slogan.
ATTIVITA’
Lettura di una immagine pubblicitaria sugli orologi;
Scelta di una immagine pubblicitaria sugli orologi;
Ritagliare il prodotto ed incollarlo sopra un foglio;
Dipingere lo sfondo;
Inventare uno slogan.
METODOLOGIA Proposta l’attività, ho aiutato i bambini in difficoltà sulla
realizzazione del loro prodotto. La parte più difficile è stata
quella dell’invenzione dello slogan in base al prodotto scelto.
In questa fase ho lasciato che i bambini esprimessero
liberamente il loro messaggio, anche in maniera prolissa e
confusa; dalla loro idea ho ricavato le parole chiave del
messaggio trasformandolo in uno slogan e
riproponendoglielo, chiedendo se era quello che volevano
dire.
Per i bambini che non avevano idee ho chiesto aiuto a quelli
che si sentivano più sicuri sull’inventare rime con le parole.
QUARTA PARTE
IL RISVEGLIO DEL TEMPO
LO SPOT
OBIETTIVI
Saper inventare una storia
Saper costruire scenari e soggetti per una storia
Conoscere il linguaggio cinematografico
Produrre immagini in movimento
PERCORSO
La storia finisce bene, come in ogni fiaba, Momo, con l’aiuto
di Mastro Hora e della tartaruga Cassiopea, riesce a
riconsegnare il tempo rubato agli uomini e ai bambini. Così
tutti hanno più tempo da dedicare a se stessi e agli altri.

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Proviamo anche noi a inventare uno spot sul risveglio del
tempo che è dentro di noi e che è lasciato dormire per lasciar
posto ai ritmi incalzanti che la società moderna ci impone.
Ancora una volta lo spunto mi è offerto da un progetto
didattico “l’arte attraverso i sensi” che i bambini hanno svolto
con una nostra collaboratrice esterna.
Il quadro di riferimento che i bambini hanno analizzato in
questo progetto è quello di Salvador Dalì “la persistenza del
tempo” meglio conosciuto come “gli orologi molli”.
Riprendendo nello specifico l’analisi del quadro e le emozioni
che ha provocato nei bambini, ho proposto la scrittura di una
sceneggiatura che avesse come messaggio il risveglio del
tempo che è dentro di noi. Nella mia attività di educazione ai
media ho inserito anche quella del linguaggio cinematografico
e la visita al Museo del Cinema di Torino. Inoltre per la
realizzazione degli oggetti in pongo mi è venuta in aiuto una
volontaria che dall’anno scorso collabora con noi, facendo
manipolare materiali vari ai bambini.
ATTIVITA’
Lettura del quadro “gli orologi molli” di Salvador Dalì;
Discussione sul concetto di tempo espresso nel libro di
“Momo”e in quello del quadro;
Pre- produzione: invenzione di una storia che avesse come
messaggio il risveglio del tempo dentro di noi;
Scelta delle musiche e dei suoni;
Realizzazione dello scenario e degli oggetti-soggetti in
pongo che compongono il quadro;
Produzione: riprese con videocamera per l’animazione. I
bambini hanno partecipato anche a questa fase spostando
i pupazzi in modo da seguire lo svolgersi della storia.
Post- produzione: montaggio dello spot al computer.
PROCEDURA
la pre- produzione
esplicitazione della consegna: inventare una storia per
una pubblicità sociale, invitando le persone a risvegliare
il tempo che sta dentro di loro;
i bambini si sono divisi in due sottogruppi e hanno
discusso sulla consegna, elaborando una storia breve
per ciascun gruppo;
ho trascritto le due storie e le ho lette al gruppo;
le due storie avevano molti punti in comune, quindi
abbiamo deciso di unirle in una unica storia.

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LA STORIA
C’era una volta un quadro con degli orologi “molli”. Ad un certo punto si sentì il
suono di una sveglia che fece risvegliare gli orologi che dormivano e, dopo la
sveglia, si sentì una melodia che risvegliò le foglie ed i fiori sopra l’albero. Gli
orologi andarono a risvegliare il volto allungato e addormentato e la luce
illuminò il paesaggio marino ed il volto si trasformò in un uomo e tutti insieme
giocarono sulla spiaggia.
LO SLOGAN
“RISVEGLIA IL TUO TEMPO”
Discussione sulla realizzazione dello spot: i bambini
danno indicazioni sui materiali da usare (il pongo), sui
suoni (la sveglia) e sulle musiche (una melodia
dolce…).
costruzione dei modellini degli orologi e prove per
capire come farli stare in piedi e muoverli. Una
bambina fa riferimento al film “la bella e la bestia” di
W. Disney, dove si vedono gli oggetti animati, un altro
bambino fa riferimento alle animazioni che vede in
televisione, nel programma di Rai Tre “Trebisonda”.
Si passa alla costruzione dei soggetti animati e dei
particolari che servono per farli muovere (occhi aperti,
occhi chiusi, bocche, gemme, foglie, fiori, ecc.) e dello
scenario che riproduce lo sfondo del quadro di Dalì, che
sarà montato su un teatrino costruito apposta per le
animazioni.
La produzione:
Riprese con una videocamera digitale che ha la
funzione dell’animazione. I soggetti sono spostati,
piegati, si sostituiscono gli occhi aperti e chiusi, si
modificano in base alla sceneggiatura. Ad ogni
piccolo spostamento e sostituzione, si accende la
videocamera e per tre volte si riprende la stessa
scena.
La post- produzione:
Il breve filmato è stato montato al computer e sono
state aggiunte le musiche ed i suoni indicati dai
bambini.
La realizzazione di questo spot è stata possibile, grazie al lavoro di altre
colleghe che si sono occupate dei vari “campi di esperienza”:
area linguistica, giochi con parole e rime;
area scientifica approfondimento del concetto di tempo;
area motoria giochi sui movimenti e sulle espressioni del viso;

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area della comunicazione, messa punto delle competenze acquisite dai
bambini per realizzare un prodotto pubblicitario.
Grandi Giuliana
Anno scolastico
2006/07